mercoledì 15 gennaio 2014

Half a Whisper

A casa mia il bagno è sempre stato un lusso che di rado ci si concede.

Quel bagno lungo , caldo e rilassante in una vasca.
A causa di un divertito scherzo da parte del geometra che ha assistito la costruzione del palazzo, ci sono ben tre scaldini in casa e il dispendio d'energia dovuto all'accensione di due scaldini contemporaneamente provoca inevitabilmente il black out in casa.
Non biasimerete ordunque la scelta di mia madre di non usare la vasca, situa in un solo bagno, quello senza doccia, ergo dicto "bagno di servizio".

Credo che l'invenzione della doccia sia da accreditare ad uno stolto: non ha concluso altro che il favorimento della "meccanizzazione" umana.
Lo stile di vita frenetico dell'uomo non era certo agevolato dalla vasca, quindi inventiamo la doccia!
Quando gli uomini capiranno che la vita non è l'accumulo di cose fatte ( che poi, parliamone, l'uomo perde tantissimo tempo a fissare il tetto di notte o a giocare a minchiate sul telefono, perchè non gli lasciavate il piacere della doccia? ).
La vita è come la briscola: poche sono le carte a cui devi ambire davvero, il resto sono scartine, perchè affannarsi a raccogliere tutto ció che si può?

E così io me ne sto qua, rannicchiata scomodamente a bordo vasca a seguire la scia dei miei pensieri che mi portano lontano, a quando il bagno nella vasca lo facevo due volte l'anno, quando mia madre doveva "pulire" la vasca in inverno e la pregavo di lasciarmela usare.
Facevamo il bagno insieme , io e Lilly, come la doccia del resto.
Dobbiamo aver rotto la tradizione quando il suo corpo deve essere iniziato a cambiare.
A me, la piú piccola, toccava il lato senza schienale e con l'acqua meno profonda: si, ero i piedi di quel nostalgico corpo composto da me e mia sorella.
Adesso, che dentro la vasca vedo una donna, sono ancora i piedi di quel corpo che ha perso il resto.
Ecco perchè sto scomoda ... forse dovrei girarmi e distendermi per come è stata omologata la vasca.

Una donna , eh? Una balena rossa piú che altro ( ho , ingenuamente / stupidamente, provato ad immergermi nell'acqua "troppo calda" per testare se anch'io avevo il sangue del drago (?) . Ho fallito, non sono una Targaryen, questo è sicuro, ma in verità ho solo girato la manovella sbagliata e tadaaan! Bruciata e nauseata da questo caldo inferno notturno. )
Pur sempre una balena però.
Non è certo una novitá il conflitto ventennario che ho con il mio corpo. L'anoressia infantile ne è solo un aperitivo, la bulimia con cui ho convissuto per anni la portata principale e il mio naso il dessert.
Pensare di essere brutta è un fardello comune a molte donne, ma esserlo davvero è solo una questione di soggettivitá.
Si, soggettivitá, la nostra salute mentale e fisica dipende esclusivamente da questo, ma la soggettività di chi?
Nostra? O degli altri?

Il mio 2014 è iniziato  come uno scherzo esilarante.
Un giochino idiota ha " predetto" che sarebbe stato un 'anno di "successo,popolaritá e potere".

Bella merda, e io che desideravo un anno colmo d'amore e sesso sfrenato !

In ogni caso sembra che, ironia della sorte, il successo sia arrivato per davvero.
Un uomo ha dichiarato di volermi conoscere e tre mi hanno riempiti di complimenti nauseanti circa la mia immensa bellezza.
Avrei giurato che fosse uno scherzo delle mie amiche se non le considerassi troppo pigre per macchinarlo così bene.
La mia reazione concreta? Ho , per ovvie ragioni ( no, ma dico, ci vedono bene? Io? Bella io? ) rifiutato le lusinghe. E l'ho fatto anche scortesemente ( di questo me ne rammarico).

Il ragazzo che ha dichiarato di volermi conoscere non ha mollato peró, ha provato e riprovato con disunti tentativi d'abbordaggio e io non sono riuscita a scacciarlo .
Non è tanto la sua presunzione a non piacermi, o il mio status di castaepuradasempre a bloccarmi.
Ma sono certa di non essere il tipo di persona adatta a lui, anche perchè sono in sovrappeso e da come mi parla penso proprio che gli sia sfuggito.
Comunque sia, è l'affinità tra le nostre anime che manca.
Non abbiamo nulla in comune, e questo non è un disinibitore, ma è la mia stessa persona a collidere con qualsiasi possibile affinità.

Io sono una disagiata.
Dovrebbero scriverci un dispotico su questa categoria di persone, venderebbe un casino.
Io non riesco a parlare con la gente normalmente, quando sono me stessa, quando parlo davvero con qualcuno, vado disperatamente a caccia del piccolo disagiato che c'è in lui.
Quella persona che non riesce a farsi amare dai piú, nè riesce a parlarci, che si sente diverso, fuori luogo ovunque, gli hikkikomori, i sociopatici, i timidi e gli insicuri.
Nella grande casta dei disagiati in questo dispotico che è la società, includo tutti coloro che non riescono a far parte della cominità con disinvoltura.
Ho passato 14 anni senza avere amici, ho passato 9 di questi a cercare di socializzare con i miei coetanei - con la conseguente motivazione che era il mio peso ad andare storto: boom! Anoressia ripresa in tempo da una nonna attenta.
Poi ho capito, e ho smesso di anelare a raccogliere piú carte possibili.
Ho lasciato scorrere quelle carte che nella mia mano a poker, per quanto belle e allettanti per gli altri, non mi avrebbero aiutata a vincere.

E il karma mi ha mandato i disagiati.
Ho iniziato da zero l'esperienza dell'amicizia in quel gruppo di amiche che, per quanto si vedessero diverse tra loro, ai miei occhi avevano quel piccolo fattore x ad accomunarle .
Ne ho vissute comunque esperienze deludenti, Ilia la ragazza che nella vita va scaricata, ma ho affinato i sensi.
Cerco quella piccola traccia di disadattamento in ogni persona che mi si avvicina e quando la trovo, allora coincidenzialmente, c'è affinità.

Quel ragazzo non ce l'ha, e non ha neanche l'aria di essere il ponte - che non voglio - verso la società.
Io, saró impertinente e snob, ma ho un'ideale a cui attenermi.
La mia totale disconoscenza di qualsiasi rapporto con l'altro sesso, anche se ho 19 anni e mi sono persa un bel po' d'esperienze, non mi istiga ad andare col primo che ci prova - primo sul serio, grazie Karma di merda: io ti prego per 19 anni di mandarmi l'anima gemella e quando smetti di ignorarmi lo fai per burlarti di me? -

La verità Ilia, ti sei ripromessa maggior sincerità con gli altri, non mentire a te stessa.
La verità é che io riesco ad immaginarmi, e lo faccio paurosamente spesso, solo al fianco di P.
Ma P. mi ha dato una garanzia, tra noi non ci sarà mai altro che amicizia e io amo il nostro rapporto , vado in paranoia per una qualsiasi incrinazione e al settimo cielo quando mi accorgo di aver parlato con lui per ore senza essermene neanche accorta.

Non sono un granché come amica e il mio concetto di amicizia sta proprio fuori, io stessa credo sia sbagliato almeno quanto quello che ho dell'amore ( basti sapere che non faccio grosse distinzione tra gli ambi) .
Spesso le mie amiche mi cercan e io ne son felice, ma ben piú ricambio a mia volta.
Mi manchi , mi trascuri nel mio caso è un concetto realmente applicabile.
Solitamente si scarta perchè quando uno si sente trascurato , in maniera direttamente proporzionale, trascura a sua volta.
Ma con me é diverso, io non mi sento trascurata da nessuno: tutti mi cercano e quando lo fanno spesso mi trovano, passiamo dei momenti insieme e nulla lascia presagire che la volta successiva, quella in cui toccherebbe a me cercare, non esisterà mai.
Vorrei poter dire di aver paura di stringere troppo i rapporti ma il vero motivo per cui non chiamo mai le amiche è ben piú ignobile : pigrizia.
Non di pensiero, ma d'azione.
Penso continuamente alle mie amiche e ho mille argomenti e parole che ricollego ad ognuna di loro, ma tra il pensare e il chiamare c'è di mezzo un kilometrico letto di pigrizia.
Le mie cugine , quanto di più prezioso ho al mondo, sorelle nel mio sangue , sono afflitte dalla medesima piaga.
Se non abitassimo nella stessa palazzina non ci vedremmo per settimane, se non avessimo il telefono sempre collegato a internet, non ci parleremmo che una volta ogni tre giorni, eppure ritrovandoci al portone dell'una o dell'altra riscopriremmo la medesima confidenza che ci caratterizza oggi.
Lo so perchè ci sono stati periodi in cui non ci siamo quasi viste , per pigrizia, eppure l'affetto non si è mai sminuito, nè una delle tre ha mai dubitato degli affetti altrui.
Le amicizie vanno coltivate e io con il pensiero sono una giardiniera impeccabile , ma mai impareró che la mia mente non è un testimone attendibile.
Mai impareró che la gente vuole la prova del mio affetto.
E così rischio di perdere la mia piú antica amicizia vivente, lunga nove anni ad oggi, perchè ho tirato troppo la corda che ci univa ed é ora che io ponga fine a questo scempio di parole non dette e inviti non fatti.
Devo mollare , se non del tutto, la pigrizia relazionale che è nata dapprima dalla paura di essere fasfidiosa e poi si è insediata in me in qualità di gene di famiglia.

E poi c'è lui, che accorre nei miei pensieri come l'ossigeno al cuore.




venerdì 10 gennaio 2014

Buildin' Castles over the clouds

Originariamente il talento era una un taglio di moneta, denaro in parole povere. Assunse il significato di capacità di un uomo solo molto piú tardi, quando Gesú vi incalcò una parabola che lo vedeva protagonista.
Secondo la parabola un ricco padrone affidó a tre dei suoi servi un tot di talenti ciascuno per un anno, al suo scadere sarebbe tornato a riprederseli e a valutare le azioni intraprese dai servi.
Al primo affidó 3 talenti , al secondo 2 e al terzo 1 soltanto.
Sia il primo che il secondo investirono i propri talenti e, ad anno finito, si ritrovarono rispettivamente con 5 e 4 talenti.
Il terzo invece preferì sotterrare al sicuro il suo unico talento e a fine anno non ebbe che solo quello.
Al ritorno del padrone i servi dovettero restituire i talenti : i primi due furono lodati per i guadagni ( e se non ricordo male poterno tenere il guadagno netto) mentre il terzo fu rimproverato per la sua mancanza d'iniziativa.
Credo che la parabola finisse così, ma sono troppo pigra per andare a controllare, non vogliatemene.
Ora veniamo a noi, perchè questo preambolo senza nesso alcuno ?
É una storia, come ogni parabola che si rispetti, che fa riflettere .
La prima cosa che mi viene in mente rileggendola è che l'influenza del denaro nella nostra cultura non si smentisce mai, ma tralasciando questo, la dice lunga sulle capacità degli uomini.
Altro particolare di cui andare poco fieri è che Gesú , in questo modo, ammette che ci sono persone piú dotate di altre e che questo avvantaggia , che non si puó puntare troppo in alto partendo dal gradino più basso ( ovviamente Mortal Kombat esula dal contesto u.u )


Poi, be' ci sono milioni di riflessioni che possono scaturire da una parabola del genere ma sinceramente io ci sto male per il terzo servo: non solo si prende cura del denaro affidatogli, il padrone lo cazzia anche!
Oh, ma insomma! Davvero Dio voleva insegnarci che i talenti vanno investiti sempre e che non si corre nessun pericolo nel farlo?
E se gli investimenti dei due primi servi non fossero andati a buon fine? Allora forse il padrone avrebbe apprezzato di più la scelta del pavido servo.

Talenti : ognuno ha i suoi e sceglie o meno di spenderli, investirli o serbarli per un domani che spesso non arriva piú, rimandarli fino alla marcizione praticamente.
Peró c'è un unico e solo vero talento degno di nota : l'impegno, o almeno io la vedo così. Per coltivare una passione in cui sei bravo ci vuole impegno, quello che agli occhi del padrone il terzo servo non ha dimostrato , ma l'impegno piú pregiato, talento dop , è quello che si mette in qualcosa in cui non si è proprio capaci. Quello è l'emblema in terra dell'idea - platonicamente parlando - di impegno e si manifesta giorno per giorno sotto i nostri occhi. Adoro pensare che sia l'ingrediente a fare la differenza, il vero fautore della meritocrazia, e vorrei tanto averlo nel sangue ...
Perchè mio padrone mi hai donato talenti inutili come l'elasticitá fisica - pur sapendo che avrei vissuto una vita sedentarissima - ma non la capacità di impegnarmi almeno un po' in ció in cui mi cimento? Devo sempre fare tutto male senza accennare a migliorie alcune, come se non mi impegnassi mai! E il problema è che è tutto vero! A me sembra di impegnarmi, me lo ripeto giorno e notte che mi sto impegnando ma il mio corpo mi tradisce , mi mostra la realtà.
Non sono piú negata di altri, semplicemente su quel volante non mi ci applico per nulla. Perchè? A me piace da impazzire guidare, perchè non riesco ad imparare il movimento corretto per inserire le marce? Eppure io mi impegno! Ce la metto tutta per non ascoltare chi mi spiega come fare, per non guardare le sue mani,per non concentrarmi su ció che tocca la mia di mano.
Non trovate anche voi che ho un talento fantastico?!

 Auto a parte , ho seriamente ( ah ah ah sulle mie labbra sta parola suona malissimo) intenzione di vedere se davvero sono completamente priva del dono ( il talento di impegnarsi) o se semplicemente è la forma ideale quella che non ho ricevuto. Proverò ad impegnarmi in quel qualcosa che mi fa battere il cuore, il cucito, desidero davvero imparare e poco importa se non sono talentuosa, se scopriró di avere quel po' di impegno che basta, saró inarrestabile! MUAHAHAHAHAH 
Non esistono cose impossibili, esistono i talenti peró e , ahimè, quelli non sono a nostra discrezione... It's time to revenge!!!

 Sto post mi sa tanto, ma tanto di sconnesso e nonsense, ma mi si tappano gli occhi e ho dimenticato il mio bellissimo discorso sull'inseguire i propri sogni anche quando siamo scoraggiati nel farlo. Porca bubbazza, dovevo finirlo ieri il post !!! Gente del mondo, qui è una Ilia incapace di qualsiasi cosa nella vita, che ha investito i suoi pochi talenti con le motivazioni sbagliate e ha deciso di ritirarli dalla borsa e sotterrarli; non lasciatevi ammaliare dalle vostre capacità in qualcosa: se fate bene una cosa ma non vi emoziona farlo, mandatela al diavolo! Inseguite piuttosto quel qualcosa che vi fa sobbalzare il petto, anche se non siete per nulla bravi all'inizio: l'impegno farà il resto, ve lo certifico io !! (?)

 Ah! In effetti c'è un'altra cosa in cui dovrei applicare quell'impegno che spero di avere, la dieta ... dannate feste , mi avete lasciato addosso un regalo che non volevo!


Meglio se mi ritiro, sto dicendo una minchiata dietro l'altra : D

mercoledì 8 gennaio 2014

Let it go ~


É davvero un peccato che, per quanto la tecnologia si sia sorprendentemente evoluta , non sia ancora in grado di catturare la notte. É davvero un peccato perché, per quanto ammirare il cielo sia una delle mie attività preferite, difficilmente mi lascia a bocca aperta come stanotte. 
Delle stelle così andrebbero condivise, quindi spero in cuor mio che quanti più occhi siano diretti ove i miei non guardan più per non sbagliar tasti. 
C'è uno strano e contrastato misto di emozioni nella contemplazione delle stelle invernali a Nubia; benchè sia un micropaese sperduto nel nulla, d'estate ancora alle due si avverte la vita. Adesso invece tutto tace e le stelle rimangono nella loro tetra intimità. E poi, diciamocelo, un cielo completamente libero ma al contempo freddo è di per sè una bella incongruenza. Come me, che in pigiama e intirizita dal freddo me ne sto rannicchiata in terrazza ascoltando Dario Marianelli. Non dovrei forse esser anch'io parte di quel silenzio nelle case? Perchè oso disturbare il sonno degli uccelli annidiati a pochi metri da me? Nel contesto stono non poco.


Eppure ... eppure mi sento libera nei confini di questa umida terrazza. Mi sento libera nel considerare il cielo splendidamente stellato una cappa protettiva. 
Le papere hanno iniziato a starnazzare e da non troppo lontano arriva l'eco del bestiame. Non capisco, tutto taceva venti minuti fa e adesso la natura è in subuglio . 
Cavolo, non mi sento piú le dita dei piedi dal freddo .
É davvero questa la mia "libertà" ?
Pensandoci un attimo, questo , è un tema che è stato dibattuto decisamente a lungo.
La libertà è soggettiva, è così semplice ! 
Per me , ad esempio e con grande orgoglio, si sta mostrando ora in una veste tutta nuova. 
Ho scoperto liberatorio essere me stessa, quella vera, quella egoista e sgarbata. 
Ho scoperto liberatorio dire NO ai comandi , sotto falso nome di piaceri, che mi venivano imposti dai miei fratelli. Ho scoperto che i panni di cenerentola sono diventati fin troppo logori e zozzi persino per me.
Ho vissuto una nuova, diversa e spaventosa verità essendo sincera e obbiettiva con qualcuno. Basta con i falsi buonismi, basta stare in silenzio ... se tutte le cattiverie che passano per la mia mente avessero trovato sfogo da subito , adesso sarebbero meno e io potrei anche esser sola ma almeno in compagnia di me stessa.
Ogni tanto fa bene staccare un po' , calare la maschera e farsi vedere per quello scarto della società che si è.
Sono stata chiamata snob, acida, impertinente ed egoista: bene, vi presento un'altra Ilia. 
Come Veronika stessa ammesse nella sua settimana a Villete, quando si inizia a vivere si scopre di non essere un'unica e compatta persona. 
Io mi sto impegnando ad accettare le mie Ilia peggiori, d'altronde se non lo faccio io non posso pretendere che lo facciano gli altri. 
E io lo ammetto, e mi sento libera nel farlo, ho bisogno degli altri. 
Non dico che l'Ilia servizievole sia solo una montatura, ma è vera almeno quanto quella iliacentrica.
Ammetto di aver provato invidia e gelosia molte volte, ammetto di aver ignorato volontariamente sms e chiamate da amici perchè non avevo voglia della loro compagnia in quel momento.


Mi sento libera, meravigliosamente libera urlando alla notte le mie debolezze : non sono la persona più pulita del mondo ( e vale anche per il mio linguaggio ) , immagino spesso situazioni equivoche con persone che conosco a pena, amo ruttare dopo i pasti e mi considero anche un talento naturale. 
Mi sono sentita in debito con chi commentava i miei post e un po' li ho anche incolpati di farlo solo per esser ricambiati. 
La libertà su blogger per me, ora come ora, è scrivere saltuariamente oscenità senza sentirmi costretta a passare a leggere tutti i nuovi post dei blog che seguo. 
C'è un momento in cui sono qui per ascoltare gli altri, ma non me lo posso imporre: deve venir da sè, chi parla non lo fa per elemosinare ingrate orecchie, lo fa per sentirsi libero in un mondo in cui la libertà non ha forma nè colore. 
E si sà che spesso risulta molto più facile iniziare da un input che da un foglio bianco. 

Et voilà, anche le mani si sono lasciate trasportare dal gelo notturno, direi che il mio tempo è finito qua: buone stelle a tutti !

martedì 3 dicembre 2013

Talking about #Liebsterqualcosa

Non sono abituata a ricevere premi , anche se non si parla di veri e propri riconoscimenti a qualche merito si chiamano così, giusto?
In ogni caso in quei rari momenti, in cui delle gentili blogger mi omaggiano del loro pensiero ne sono lusingata, ringrazio sempre e ... poi me la filo.
Ci sarà un motivo se si parla di pigrizia in questo blog,no? 
Stavolta però sono stata minacciata non ho potuto tirarmi indietro - dai, Ilia, non fare la timida; ammettilo che è l'occasione perfetta per scrivere qualcosa dopo tanti mesi di silenzio - e così eccomi qua.

Andando per ordine :
Ringrazia e cita la/le blogger che ti hanno conferito l'award.
E chi potevan essere se non Alic e Anto? Grazie ragazzuole per essere sempre qui ad ogni mio spastico ritorno e ridicolo sclero. E poi qualcuno va dicendo di essere "apatica di sentimenti", certo.
Rispondi alle domande:Una volta, alle scuole medie, ero nel giornalino della scuola ma facevo fin troppa pena per redigere una qualche sorta di articolo, così mi misero nel reparto "interviste" ( potete immaginare quanto lavorai realmente). Adesso mi sento come se i ruoi si siano invertiti, ma bando alle ciancie!

Alic's Questions : 
1) Hai mai litigato con qualcuno al punto da non parlarci mai più? ( Il mio egocentrismo inizia a sospettare che queste domande siano state studiate per me )
- Ahimè sì, tre anni or sono per via di un battibecco demenziale, erede di un rapporto sempre più incrinato, io e la mia vecchia amica Emanuela smisimo di  parlare. In un primo tempo non ne soffrì molto di questa separazione sebbene la considerassi l'amica più importante che avevo, ma era più una dicitura legata ai nostri primi tempi insieme, e si sa, le persone si allontanano anche quando a dividerle c'è sempre la stessa esigua quantità di chilometri.
Spesso mi capita di pensarla, troppo spesso.
2) L'ultimo libro che hai letto?
- Posso rispondere Hunger Games? Ti prego, ti prego, ti prego ... occhei, sincera. Ho letto Wicked Lovely : Incantevole & Pericoloso. ( un sottotitolo che gli si addice di più è " piatto e noioso" ma dettagli. )
3) Qual è il sito che visiti di più?
- Youporn.com  Mi duole ammetterlo, ma temo sia Facebook.
4) Quali serie TV stai seguendo in questo momento?
- Mi cogli impreparata Alicchan, non sono mai stata una gran visualizzatrice di telefilm , da che io ricordi, da sempre. Però quando anni fa trasmisero Merlin ne fui conquistata al punto che mi ritrovai al passo con la produzione inglese in men che non si dica.
Ad oggi annovero tra le mie ultime ore passate davanti al televisore Supernatural - seguito su rai 4 e poi su rai 2 ad ogni nuova stagione - e La Spada della Verità - prima e seconda stagione.
Viva la tv commerciale!
5) Cantante italiano preferito?
- Mannarino trololol , scherzo. Non ho un cantante preferito. Vivaldi, Verdi, Dario Marianelli sono tutti compositori che ascolto con ardore, ma voci ne conosco e ascolto pochissime.
6) Scrittore italiano preferito?
- Premettendo che sto scrivendo tutti gli scrittori italiani che ho letto non sono una lettrice accanita : Mastrocola, Gnone e be' , faccio tanto la critica e la difficile, ma Licia Troisi resterà sempre il primo nome a cui penserò leggendo questa domanda.
7) Perché hai sentito il bisogno di creare uno spazio tutto tuo su Internet?
- Posta così la domanda mi permette di esulare dal mio solito contesto, grazie Alicchan, hai salvato il mio blog dall'ennesima ripetizione della frase " ho aperto il blog per migliorare le mie capacità di scrittura" .
Ho aperto uno spazio tutto mio su internet perché , come penso un po' tutti, desideravo che la gente mi conoscesse. Fama, egocentrismo, sono tutti sinonimi dello stesso bisogno di attenzioni alla fine.
Si sa che se vuoi migliorare nella scrittura e basta, ti limiti a tenere un diario cartaceo.
Internet  invece permette il confronto di idee, quindi, cosa c'è di meglio di un diario online dove, se hai fortuna, la gente passa e commenta i tuoi pensieri aiutandoti a crescere?
8) Qual è il lavoro dei tuoi sogni, quello che faresti senza alcun indugio, senza pensare al fatto che è difficile o impossibile di questi tempi?
- Questa è una domanda che porrei con autentica curiosità a tutti, sopratutto al mittente. Per quanto riguarda me non c'è risposta più semplice, banale e triste.
Il mio sogno di sempre è di per sè un mestiere morto e sepolto nel nostro secolo; non credo comunque di poterlo neanche classificare come "lavoro". Direi piuttosto che è un modus vivendi, quello del filosofo.
Nonostante tutto io ci credo, si dice che siam tutti un po' filosofi, perciò parto avvantagiata nell'avere un sogno del genere ... per il resto datemi modo di fare l'eremita e la studiosa e sarò la persona più felice del mondo. Ilia , di lavorare nei sensi canonici del termine , non ne ha la minima intenzione! Finchè potrà scegliere di non farlo, almeno. 
9) Hai Fede?
 -L'ho soprannominata Feffy da così tanto tempo che quasi dimenticavo che il suo nome fosse Federica, ma comunque, scherzi a parte sì, sono credente.
Probabilmente faccio parte di quella lunga sfilza di eretici che la chiesa cattolica critica come fautori di religioni proprie , ma mi limito a definirmi cristiana.
In cosa credo allora? Nell'amore. Poco altro serve a far da guida agli uomini se si fanno carico dell'unico comandamento di Cristo : ama il prossimo tuo come te stesso. 
Sfortunatamente non credo molto nell'homo sapiens, ma mi sto ingegnando per porvi rimedio. [ ... ]
Domanda a cui dovrei dedicare un intero post per spiegare un concetto così semplice, eppure così poco applicato.
10) Quanto facilmente accetti le sconfitte? Muoio dalla voglia di rigirarti queste domande, sappilo!
-Ci credereste che sono una persona molto combattiva in realtà? No, infatti non lo sono. Invero non mi sono mai messa alla prova in qualcosa a cui tenessi veramente uscendone pesantemente sconfitta.
I casi sono : 
#sono un portento ( ne dubito altamente )
#ho una memoria scarsa- scarsissima e volta a dimenticare gli avvenimenti sgradevoli ( già più plausibile)
#Faccio inconsapevolmente parte di quel esiguo numero di persone che crede veramente nel l'importante è provare.
#Devo ancora imbattermi in quella sfida, con conseguente sconfitta, che mi lascerà scottata.
Nel frattempo propendo per la soluzione più ovvia, sono troppo pigra per rammaricarmi a lungo per qualcosa di così effimero.
11) Quale ritieni che sia il tuo talento principale?
- Far odiare al prossimo ciò che amo. Non capisco il meccanismo, ma il mio entusiasmo spesso si è rivelato talmente irritante nei confronti di chi se lo sorbisce che finisce sempre con far odiare la data cosa piuttosto che la sottoscritta , unica colpevole.
Odiate me, vi prego, ma lasciate stare ciò che amo, è innocente, lo amereste anche voi se non ci fossi io di mezzo!
In effetti, pensandoci su, è ciò che accade puntualmente con le mode: dopo un successo clamoroso fra le masse spuntano, altrettanto puntuali e chiassosi, gli haters.
Wow, sono una riproduzione in miniatura del materialismo possessivo e individualista degli uomini!

Anto's Questions
1) Siete mai andati ad un concerto? Quale?
-Il mio primo concerto non lo ricordo, tantissime volte ho sentito musica dal vivo corredata di musicisti e pubblico, sin da bambina. Se però parliamo di "cantanti e musicisti" il cui nome ha un peso, credo di poter affermare che il mio primo concerto sia stato quello dei Sonhora feat. Melody Fall al Summer Music Festival 2000qualcosa, a tredici anni. Emozionante vedere ad un palmo dal naso -ero in prima fila- qualcuno che prima di allora avevo già visto in tv e sui giornali ... scattarcisi una foto insieme poi, è stato ancora più bizzarro.Ho presenziato ad altri summer music festival con vari artisti dello scenario musicale italiano, come Elisa, i fantastici Zero Assoluto e anche alcuni cantanti stranieri.
A Lucca, e due volte a Palermo, ho pure sentito Giorgio Vanni e Cristina d'Avena e se tutto va secondo i piani, l'anno prossimo andrò a Milano a sentire i One Direction!
Che dire? Per essere una che ascolta musica strumentale e non si proclama fan di qualcuno da tantissimi anni, non c'è male,no?
2) Qual è il tuo genere letterario?
-Libri illustrati con figure da colorare in evidenza.
Davvero non saprei, sono onnivora. Se il libro è avvolgente mi piace, che sia per bambini, un classico della letterautura giurassica, erotico, fantasy, di scuola poco importa. Deve ipnotizzarmi e farmici immergere del tutto. 
3) Siete influenzati dal tempo? (inteso come condizioni climatiche)
- Vivendo in un paese come il mio, dove il cielo è l'unico intrattenimento e il padrone assoluto in uno scenario desolato, è inevitabile non essere alle dipendenze del meteo. 
4) Vi siete mai sentiti in sintonia con qualcuno tanto che quando questo diceva qualcosa voi l'avevate già pensata?
- Questo è il mio campo baby! Io e le mie cugine, sopratutto Lilla, ci facciamo paura da sole talmente siamo in sintonia : pensiamo troppo spesso le stesse cose e altrettanto frequentemente le diciamo nel medesimo istante. Adoro il rapporto che ho con loro, sono più che cugine e più che sorelle per me.
5) C'è qualcuno che vi manca? 
- In questo momento mi manca P al punto che rasento il crollo psicologico. Odio dipendere così tanto da un rapporto così altalenante e approssimativo, ma io sono Ilia e Ilia non impara mai ... be' poi tutti sapete già che darei qualsiasi cosa per una conversazione , anche un rapido scambio di battute, con Elia, ma questa è un'altra storia.
6) Una canzone importante per voi?
- Tante, troppe, una per ogni momento della mia vita probabilmente.
Hey there Delilah, Bury your flames, December , Haven't met you yet ..
7) Vi emozionate facilmente?
- Dipende da quanto è coinvolgente la cosa. L'immagine di una morte al tg mi lascia indifferente, una campagna contro l'abbandono dei cani mette in moto le mie lacrime. Ho pianto per qualche film, anime, libro, ma sono restia a conseguenze empatiche di questo tipo. Spesso mi lascio coinvolgere molto emotivamente ma senza reazioni fisiche degne di nota. ( In compenso sclero ) .
8) Vi affascina il lavoro di Psicologo?
-L'ho sperimentato per quattro anni come consulente di vita con le mie amiche. Avrei tanto voluto studiare psicologia all'università in quegli anni , infatti.
9) Qual è il vostro concetto di amicizia?
- Non saprei definirlo, nè descriverlo. Ogni rapporto è diverso e unico, lo sperimento io giorno per giorno con le mie amiche. Trovo però che sia quanto di più bello l'uomo possa avere, è solo un altro nome che diamo all'amore, e Ilia crede nell'amore.
10) Vi piacciono gli animali?
- Molto più delle persone . Trololol io e Alicchan siamo sempre agli antipodi! 
11) Qual è la vostra stagione preferita? Perché?
- L'autunno, è il periodo in cui si inizia a respirare l'umidità nei boschi e poi arriva il freddo e si inizia a bere il tè con più gusto. Si raccolgono le olive e il mare si increspa: sì, decisamente l'autunno.

Ce l'ho fatta!!! Sono sfinita, mi arrendo.
Non lascerò che nessun altro sia sottoposto ad un tale martirio MUAHAHAHAHA
Più che altro non ho idea dei blogger a cui inoltrare il premio, quindi mi avvalgo della facoltà della pigrizia - indiscussa sovrana del blog- e shalalala
Adios Amigos!!

mercoledì 20 novembre 2013

The Catching Mind

Ho cercato di mantenere occupata la mente il più a lungo possibile, ma temo sia giunta la resa dei conti.

Tante volte avrei avuto qualcosa da scrivere, tante volte ho iniziato a farlo e tante altre volte mi sono limitata ad esser pigra come alla degna madre di questo blog si conviene. 
Non sono mai tornata realmente e di questo vi chiedo perdono; quei due post fantasma sono degli specchietti per allodole, messi lì per prender tempo. 
Torno spesso a pensare al motivo per cui aprìi questo spazio online e continuo a ripetermi - e ripetervi - che lo feci inizialmente per migliorare le mie scarse qualità in ambito linguistico,poi , man mano che imparavo ad apprezzare il piacere dell'espressione grafica, perchè era diventato l'unico modo per catturare dei pensieri che io stessa ignoravo di avere.
Tutto vero.
Sono tutt'oggi pressochè impedita nella comunicazione verbale di quegli ingrippi mentali che mi faccio, ma dire che il blog è il catalizzatore della mia anima, sarebbe un insulto alla mia attività celebrale, oggi come oggi, almeno.
Cos'è accaduto a quell'Ilia che lamentava un amore non corrisposto nel bel mezzo di Aprile, quando tutto il suo mondo aveva iniziato a frantumarsi già da tempo? 
Ilia, che è tornata in apparenza fresca come una rosa ad Agosto per raccontare tutto e niente?
Se dovessi ricostruire il percorso che ho fatto da Settembre 2012 ad oggi per poter finalmente definire il capitolo "chiuso", allora scriverei gli annales più dettagliati e scrupolosi mai visti.
Tuttavia non lo faró : io ho bisogno di fare i conti con me stessa e quel capitolo è quanto di piú importante ho a disposizione per riuscirci.
Cos'è successo allora? Dov'è il gene difettoso di questo lasso di dna che parte da un anno e due mesi fa? 
Cos'ho fatto da allora?
Ho conosciuto P, ho perso la mia migliore amica, ho affrontato il peggior anno scolastico della mia vita in un clima di ansia e disperazione tali che i prof non avevano la forza di riprendermi, ho vissuto male la mia prima presunta cotta non corrisposta, mi sono data all'alcol per 7 giorni, ho conosciuto Elia. 
La tanto desiderata spiegazione della mia assenza da blogger risiede in un unico nome in due lingue diverse : Ilia/Elia, Elia/Ilia.


La mia isola di pace, il mio porto sicuro. L'unica persona al mondo che abbia mai manifestato disprezzo genuino e sincero nei miei confronti, un disprezzo destinato a tramutarsi in odio.
Elia mi ha aiutata a crescere in ogni senso che la parola crescere possa concedere; cambiare in modi che sfuggono alla mia stessa comprensione, ma non mi pento di nulla.
Non di una sola delle mille lacrime versate, non di un solo sentimento d'affetto sprecato.
Ho adorato quel ragazzo sin dal primo momento in cui l'ho visto, sono stata rapita dalla sua aura come mai nulla aveva fatto nè farà probabilmente.
Avete presente il mio pluriacclamato Lord Harry? Il fascino irresistibile di chi fa da cattivo in un romanzo?
Elia è così. 
Il sapere così poco di lui, quella mancanza di veridicità in quello che lasciava trapelare, la tristezza malcelata nella sua spavalderia, il linguaggio a dir poco ricercato ed elegante. 
Sebbene inizialmente mi sforzassi di rendere il disprezzo reciproco, non potevo continuare a mentire a me stessa: io lo adoravo, bramavo di smascherarlo, di studiarlo come uno psicologo fa con un suo paziente, di sentirlo parlare ancora e ancora.

La sua bocca mi aveva letteralmente stregata.

E fu così che Elia mi salvó dall'angosciositá del mio sentimento per P e mi regaló l'opportunitá di costruire la mia prima vera amicizia con un ragazzo. Il mio rapporto con P non è nè perfetto nè idilliaco, ma siamo amici e questo di per sè é già un miracolo, no? 
In compenso i miei buoni propositi di non affezionarmi al mio oggetto di studio andaro a farsi benedire rapidamente.
La mia attrazione per quel linguaggio forbito, per quel ragazzo  capace di farsi ragione con nulla, per quel poco alla volta di autenticità che andavo recuperando, la sua sensibilità, il suo dolore, il suo smarrimento, tutto di Elia mi era caro, mi è caro.


Chi mi conosce sa quanto mi abbia sconvolto la sua presenza nella mia vita. Persino quando proclamavo a gran voce il mio "amore" per P , da ubriaca mi han riferito farfugliassi in continuazione il nome di Elia. 
A lui devo il merito, non solo di avermi risvegliata da un'apparente infatuazione, ma anche quello di aver popolato le mie notti insonni con il suono della sua voce al telefono.
Per quanto insalutare e corrosivo, ricorderó per sempre quel periodo della mia vita con dolcezza e nostalgia.
Nell'affezionarmi a quella parvenza di cattivo da manuale ho cercato un confidente che per molto ha rimpiazzato il blog a meraviglia.
Lui stava lì a sorbirsi tutte le mie teorie e tutti i miei crucci, poi tagliente e sprezzante di disaccordo mi scaricava addosso la sua contropinione.
Si, ho definitivamente appurato di essere masochista grazie a lui.


In ogni caso il gioco è bello finchè dura poco. E ben presto Elia si è deciso a svegliarmi dal mio sogno in cui io e lui eravamo amici.
Mi ha rigettato addosso tutto il risentimento che da sempre covava nei miei confronti e mi ha quasi indotta alla pazzia nel modo in cui l'ha fatto.
Aveva ragione su tutto, il nostro rapporto era frutto di una mia fantasia e i miei piú intimi punti deboli .. tutti riversatimi addosso pubblicamente .
Dopo mesi io lo considero ancora la persona più affascinante che io abbia mai avuto l'occasione di "conoscere" . Ho imparato a vivere senza di lui, come un monaco che fa voto di povertà ricordando il sapore della nutella mangiata per l'ultima volta.


Credo di essere ancora sotto il suo incantesimo però, sapete?
La frequenza con cui lo penso è scesa lentamente ma non si estingue. Ancora oggi ,quando ho l'occasione, corro da lui, anche solo per sentirlo parlare con qualcun altro.
Dopotutto io e lui siamo due stelle in collisione, non potremo mai stare insieme senza distruggerci a vicenda ma anche da lontano pagherei oro solo per poterlo vedere brillare.
Desidero la sua felicità più di ogni altra cosa al mondo e sapere delle sue piccole conquiste quotidiane mi colma di gioia.


Eppure ... eppure no. Ha ragione P, devo iniziare a concentrarmi su me stessa. Il tempo scorre e il mio sta scadendo.
Riesco a sentire il tic tac frenetico pulsare nelle mie tempie.
Ho bisogno che questo blog si trasformi ancora.
Stavolta nel mezzo che mi permetterà di capire chi sono e chi voglio essere.


.. tanto non ho piú Elia che si sorbisce svogliato le mie teorie sul mondo,no?
Chi aspetti per tornare sul serio Ilia? Vuoi l'invito scritto?!

domenica 22 settembre 2013

Siamo chi scegliamo e cerchiamo di essere.


Il motivo per cui ho tanto amato Platone non è solamente il suo parlare per metafore o per miti, non è  neanche la semplicitá e la passione che il professore , ai tempi, ha mostrato nell'inculcarcelo.
Ció che piú trovo affascinante nel discepolo del grande Socrate è piuttosto la sua concezione dell'uomo come fautore del proprio destino.

Platonicamente parlando, quando un uomo muore torna ad essere un'anima e ha la possibilitá di scegliere il tipo di persona che sará nella prossima vita : carattere , connotazioni fisiche, relazioni interpersonali, carriera lavorativa e ecc a mo di pacchetto "all inclusive" praticamente!
Un misto di pro e di contro divisi in equal misura.
Il nostro uomo ha in oltre a disposizione il ricordo della vita che ha appena "finito" e in base ad esso sceglie ció che reputa migliore per la prossima.
(es. nella vita passata mi sono buttato sulla ricchezza , stavolta voglio concentrarmi sulla spiritualità bla bla bla ).
Ve lo immaginate un sistema stile Aldilá di Dragoon ball strutturato in questo modo?! Sarebbe un delirio fantastico!
E poi anche nel momento peggiore, quando tutto potrebbe portarci a dire "ho una vita di merda" potremmo consolarci dicendoci che ci deve essere un pro dello stesso "peso" che ci ha invogliati a scegliere proprio quella vita e non un'altra  . Potremmo consolarci, goderci il nostro bicchiere mezzo pieno e sopratutto non perdere la speranza di un riscatto verso il mondo che presto o tardi arriverá (sempre se non é giá arrivato , a quel punto ci si consola con i ricordi felici xD ).

Ad ogni modo, favola a parte, ho detratto dall'insegnamento di Platone che siamo quel che siamo unicamente in base alle nostre scelte.
Siamo noi a costruire la nostra persona e se non ci piace il modo in cui siamo possiamo sempre, in ogni momento, scegliere di cambiare ed essere come vorremmo.
Non è un "non essere se stessi" ma un "essere un nuovo stadio di sè" .

Per tutta la vita ho desiderato di essere brava con le parole, di essere in grado di ammaliare la gente con i miei discorsi e far apparire anche la cosa più stupida o ignobile come un'assoluta verità. 
E' un desiderio che ho avuto sempre, sin da quando da piccola vidi Ever After e sentì Danielle parlare ad Henry come nessuno avevo mai sentito fare. 
"La tua bocca mi ha stregato" ... credo che se un giorno qualcuno dicesse una cosa del genere a me come minimo lo porterei davanti all'altare !

Dal momento in cui ho letto Il ritratto di Dorian Gray il mio desiderio si è solo rafforzato, l'immagine della persona che volevo essere si era fatta più limpida.
Aveva i colori del retore, del mentitore.

Non so se mi sono impegnata a dovere nel cercare di essere la persona che volevo, ma sicuramente mi sono resa conto di essere più vicina di quello che pensassi e questo mi spaventa.

Ho capito di amare la persona che sono, di amare la mia retorica ancora da perfezionare ma sicuramente abbastanza convincente da far credere che io pensi davvero quello che dico.
Amo il ruolo che assumo nella vita degli altri quando mi ergo a "predicatrice" di verità nelle quali io stessa non credo.

Essere come si è sempre desiderato di essere.
A questo punto dovrei essere così felice da poter morire in pace, no?
Sono la persona che ho scelto e cercato di essere, o almeno sono sulla buona strada per divenirlo, quindi dovrei considerarmi la persona più fortunata del mondo, giusto?

Sono una persona davvero fortunata.

Tuttavia adesso ho paura di me, della mia capacità di prendere in giro gli altri con discorsi eleganti campati su frivolezze ... sono riuscita persino a far apparire moralmente giuste cose come la marijuana e l'alcool.
Era davvero questo quello che desideravo a otto anni quando ascoltavo Danielle rigirarsi Henry nel nome dei diritti umani?
Sono molto più simile al mio idolo Lord Henry Wotton di quanto non potessi sperare ma non mi esalta come dovrebbe.

Adesso ho paura che mentendo io perda me stessa.
Ho paura che mentendo io prenda in giro anche coloro a cui voglio bene, ma forse l'ho già fatto .

Sono la persona che volevo essere ma mi rendo conto che ho puntato le mie scelte verso un ideale eticamente discutibile.
La persona che ho scelto di essere è una delle poche idee che non è mai mutata nella mia vita; sogni, desideri, amicizie, tutto è cambiato fuorché l'immagine che avrei voluto dare di me.
Quindi alla fine va bene così? Va bene essere eticamente discutibile?

Voglio impegnarmi ad essere sempre di più la me stessa che ho scelto perché nonostante i dubbi morali che potrebbero nascere in me io desidero ancora ardentemente essere come Danielle.

Sono una persona davvero fortunata. [broken message]

Seeh ... sei una persona da rinchiudere xD
Sto post l'ho scritto a Maggio ma ne avevo dimenticato l'esistenza, così ritrovandolo per caso e rileggendolo mi sono ricordata perché non l'avevo pubblicato .. è incompleto .
Not too bad, è bello vedere come i Post strappati al loro contesto d'origine perdano ogni significato :3

mercoledì 24 luglio 2013

Here I am again!

E così sono di nuovo qui dopo più di due mesi. 
Inizialmente avevo deciso di prendermi una piccola pausa per "studiare" in vista degli esami di maturità ma , alla fine, le cose sono andate molto diversamente:

agli esami non sono stata neanche ammessa.